MANKIND WITH NO NAME

Fotografie della seconda metà del diciannovesimo secolo. Volti di persone anonime, sconosciute, scomparse nei meandri della storia, ma che dichiarano ancora oggi la loro presenza e attualità strappata al fluire degli eventi sociali. Su questi ritratti interviene depositando macchie di acido, corrodendo il bianco e nero della superficie, per portare alla luce il segno di esistenze individuali e di storie irripetibili. Dolz si rivolge alla memoria passata, quella individuale delle nostre famiglie e dei nostri antenati, e quella collettiva della nostra società, e ne riporta a galla il vissuto emozionale. La memoria diventa così un luogo intimo, di esperienze interiori e di emozioni perdute provate nel passato, ma poi riconquistate e riattualizzate nel presente.