Pubblicato il 14 Aprile, 2019 - 16:56
Un pomeriggio di primavera del 1887 lo storico dell’arte Corrado Ricci tornava dalla Certosa di Bologna quando fu costretto dalla pioggia a riparare sotto il portico che conduce al Meloncello. E lì fu attirato da alcuni disegni infantili sui muri. Fu come un’illuminazione, come vedere qualcosa di mai visto prima, qualcosa che si apriva alla comprensione di un mondo ignorato. Si mise subito a studiare i disegni dei suoi figli, quelli degli amici dei figli e quelli che si fece consegnare, a centinaia.