Quando un corpo arriva al Manikarika Ghat viene per prima cosa lavato nel Gange, viene poi disteso sulla pira con la testa a nord e i piedi a sud, viene cosparso di polvere di legno di sandalo e poi gli occhi di ghi, il burro chiarificato, e poi asperso di qualche goccia di acqua del sacro fiume. Dopo poco il sudario viene spogliato dei veli porpora e oro e tutti questi strati sono gettati a terra, in mezzo ai cani e ai resti delle cremazioni precedenti. Piano i veli accartocciati si accumulano verso la riva, dove galleggiano fra pezzi di legno, paglia, altra stoffa, sottile lamina dorata che riluce dappertutto. Il sudario è bianco, con la testa morta libera, giallastra. È pronto per le fiamme...